Uniamoci per tutelare insieme il paesaggio rurale marchigiano a supporto della lotta ai cambiamenti climatici!
Si è tenuta ieri la conferenza stampa di presentazione del progetto “Adotta un ulivo” alla Selva di Castelfidardo a cura della Fondazione Ferretti e della Selva Cooperativa!
Hanno portato il loro saluto a conferma del supporto al progetto il Sindaco di Castelfidardo dott. Roberto Ascani insieme agli assessori Foria, Agostinelli e Calvani, la dott.ssa Monica Bordoni del Gabinetto del Presidente del Consiglio Regionale Marche avv. Dino Latini, il direttore di Confcooperative Marche Mauro Scattolini, il dott. Leonardo Marotta in rappresentanza di Slow Food Marche e il presidente dell’Ente Parco del Conero avv. Daniele Silvetti.
Il presidente della Fondazione Ferretti, Eugenio Paoloni, ha dichiarato “Adotta un ulivo alla Selva di Castelfidardo rappresenta una triplice possibilità:
- creare i presupposti per il supporto condiviso ad un progetto di agricoltura biologica e paesaggistica;
- educare la comunità al rispetto e alla comprensione dell’ambiente;
- tutelare il patrimonio naturalistico di una delle aree boschive più importanti della regione.”
A ricordare la valenza naturalistica della Selva in quanto patrimonio da proteggere dalle vicine aree fortemente urbanizzate, è intervenuto il Professore Fabio Taffetani dell’Università Politecnica delle Marche. Il Professore, anche in altre occasioni, si è espresso sulla cosiddetta “pressione antropica” che sta mettendo a rischio la conservazione della Selva, uno dei pochi boschi relitto ad alto fusto rimasti nelle Marche.
La piantumazione di nuovi ulivi nella fascia marginale della Selva, costituisce un intervento concreto al mantenimento delle condizioni di vita del bosco.
Ilenia Schiavoni, presidente della Selva Cooperativa Sociale, co-curatrice insieme alla Fondazione Ferretti del progetto Adotta un Ulivo, dichiara “Siamo stati ispirati dal dono che Roberto Ferretti ha lasciato alla comunità. Anche noi come cooperativa volevamo fare qualcosa per i nostri concittadini e per il futuro, e oltre a prenderci cura con passione del nostro territorio, piantare degli alberi ci è sembrata la cosa migliore.”
“L’ulivo è una delle piante con maggiore capacità di stoccaggio della CO2 ed è elemento tipico del paesaggio rurale marchigiano.”
Molti volontari e partner pubblici e privati del territorio si sono adoperati per la realizzazione di questo progetto, che ha ottenuto il patrocinio di Comune di Castelfidardo, Provincia di Ancona, Consiglio Regionale – Assemblea Legislativa delle Marche, Fondazione CARILO, Ente Parco del Conero, Agenzia Regionale Marche Agricoltura Pesca, Università di Camerino e Università Politecnica delle Marche, Italia Nostra Marche, Confagricoltura Marche, Aprol Marche, AIAB Marche, Slow Food Marche, Confcooperative Marche.
In particolare, durante la conferenza, è intervenuto Enrico Gurini, socio fondatore dell’agenzia di comunicazione Webicom che ha deciso di supportare il progetto mettendo a disposizione le proprie competenze per la cura della comunicazione e della creazione del portale web.
“La nostra agenzia collabora da molti anni con la Fondazione Ferretti e con la Selva Cooperativa. Il nostro ufficio si trova a pochi chilometri dalla Selva e, anche a seguito delle recenti emergenze climatiche, abbiamo sentito l’esigenza di fare qualcosa di concreto per il territorio in cui viviamo e in cui lavoriamo.”
Il portale realizzato dall’agenzia Webicom www.adottaunulivo.org si è arricchito del prezioso contributo curato da una delle volontarie del Servizio Civile che operano alla Fondazione Ferretti, Giulia Grattini, che ha messo a disposizione le sue competenze grafiche per l’ideazione dell’immagine coordinata.
Un breve focus sulla Selva di Castelfidardo
La Selva di Castelfidardo si trova nel cuore delle Marche vicino al Parco del Conero, sulla storica collina di Monte Oro Selva che si affaccia sul mare Adriatico. La Selva di Castelfidardo è considerata un bosco relitto di quelli che nel Quaternario ricoprivano molti territori del centro Italia e della pianura Padana, caratterizzato da un elevatissimo livello di biodiversità floristica e faunistica ed è oggetto di studio a livello nazionale ed internazionale da moltissime università.
La Fondazione Ferretti e la Selva Cooperativa si occupano di tutelare la Selva nei confronti degli ambienti urbani con i quali confina e che potrebbero minacciare la sua sopravvivenza.
L’uliveto nel territorio che circonda la Selva
Nel versante Sud della Selva, dove il Duca Roberto Ferretti iniziò la coltivazione dell’olivo negli anni ‘50 del secolo scorso, la Fondazione Ferretti ha avviato un progetto di agricoltura paesaggistica ed ecosostenibile a conduzione biologica certificata per tutelare la biodiversità del territorio. Questo progetto, ampliando di fatto l’habitat naturale per la fauna selvatica tra l’area della Selva e l’oliveto, si è inserito nella R.E.M. (Rete Ecologica Marchigiana) permettendo la creazione di corridoi ecologici che dal mare Adriatico permettono agli animali di raggiungere gli Appennini.
Nel 2021, con la consulenza dell’agenzia regionale Marche Agricoltura Pesca, è stata effettuata una nuova piantumazione selezionando esclusivamente varietà autoctone di ulivo che sono a rischio di erosione, come la Mignola, la Raggia e il Piantone di Mogliano.
In che cosa consiste il progetto Adotta un ulivo alla Selva?
L’adozione è un sostegno liberale, annuale e rinnovabile, all’attività di cura condotta dalla Fondazione Ferretti e dalla Selva Cooperativa.
Potranno aderire singole persone o famiglie, scuole e associazioni, aziende e chiunque voglia dare il proprio contributo.
L’adozione consiste nell’accedere al portale www.adottaunulivo.org, scegliere un ulivo tra le varietà disponibili e, in base a tre differenti livelli di adozione, versare la propria quota di adesione.
Il donatore riceverà:
- il certificato di adozione;
- la targhetta con il suo nome che posizioneremo sull’alberello;
- l’aggiornamento periodico sulle fasi dell’oliveto;
- un omaggio in base al livello di adozione
- la possibilità di partecipare alla giornata di raccolta collettiva delle olive e ad altri eventi dedicati ai sostenitori del progetto
I piccoli ulivi che saranno adottati cresceranno grazie al supporto di tutti coloro che vorranno aderire.
Chi adotta un ulivo permette la salvaguardia della biodiversità, il mantenimento del paesaggio rurale marchigiano, lo sviluppo sostenibile e inclusivo e supporta la lotta ai cambiamenti climatici.